Marzo 2022

Venerabile

PADRE DANIELE DA SAMARATE

frate cappuccino missionario lebbroso
 

            Sit nomen Domini benedictum

 

Marzo 2022
 

 Piccola Biografia in omaggio per te: Chiedila!

 

 

Cari amici,

Pace e bene.

 

Ogni anno i missionari dovevano redigere una Relazione del loro ministero e inviarla ai superiori: il padre Generale e il padre Provinciale. Grazie a questa norma, sono state conservate anche le Relazioni di padre Daniele. All’inizio del 1900 il nostro missionario si trovava ancora a Canindé (Stato del Ceará), era stato ordinato sacerdote da poco più di nove mesi… Ecco lo scritto del 10 gennaio 1900, indirizzato a padre Bernardo da Andermatt.

 

            Rev.mo P. Generale,

            In ossequio a quanto ordina lo Statuto vengo a presentare ai piedi della P.V. Reverendissima l'omaggio della più alta stima e venerazione che io nutro per Lei.

            Dal dì che Lei si degnò darmi l'ubbidienza per recarmi in queste terre straniere, sempre mi stimai singolarmente favorito; e Le posso assicurare che di questa sua Bontà sempre Le sarò gratissimo. E come no, se così ebbi con che soddisfare al mio più grande desiderio di procurare, cioè, la salute di quelle anime sventurate che vivono fuori dal retto sentiero della salvazione, di ampliare sempre più il regno della gloria di Dio? Sì, Le ripeto, l'essere missionario è l'unica grazia che io tanto desiderava, grazia di che non mi scorderò giammai. E’ vero che essendo ancora studente non posso già entrare apertamente nel campo e darmi esclusivamente al ministerio di Missionario; ma spero che fra breve mi sarà dato aggiuntarmi agli altri miei compagni e così lavorare nella vigna del Signore. Non voglio dire con questo che fin’adesso mi intrattenni in ozio. Ordinato Sacerdote il 19 Marzo dell'anno passato, attesi sempre, nonostante le difficoltà del clima tropicale, allo studio de Morale e Dommatica, l'una insegnataci dal R. P. Davide di Desenzano, Superiore della casa, e l'altra dall'erudito P. Agostino di Milano vice-superiore, i quali pur non trascurando il sacro Ministero, fecero grandi sacrifici per non lasciarci senza lezione. Qui si fecero molte feste. La settimana santa, Pentecoste, L'inaugurazione della Statua di S. Antonio di Padova, Il Perdono di Assisi, S. Francesco, l'Immacolata, Il Natale, tutte precedute da tridui e Novene solenni. Ora mentre i Padri attendevano al sacro ministero della Predicazione e Confessione, io e il mio compagno Fra Cirillo da Bergamo, Diacono, istruivamo i fanciulli della scuola i quali seppero dar conto del canto di tutte le suddette feste e novene contra l'aspettazione di tutti. Abbiam logorato lo stomaco, è vero, ma si è conseguito di celebrar feste tali, che questo popolo pur non istrano alle funzioni della Chiesa, rimase ammirato profondamente.

            Oltre a ciò aiutava quanto mi era possibile nell'amministrazione del Battesimo, Eucaristia e Estrema Unzione. Il tutto però senza pregiudicio del mio principale dovere, lo studio.

            Abbiam passati sei mesi in che il caldo fu superlativamente eccessivo. Il termometro marcava da 36 a 39 centigradi di calore all'ombra; da qui può calcolare a che fornace si sottomettono quelli che viaggiano sotto il sole, ciò che bisogna fare molte volte. Ciò non ostante godetti sempre buona salute, e, adesso che sta per cominciare la stagione delle pioggie, la passerò ancor meglio, perché è il tempo dell'abbondanza. Lo stesso è dei miei cari Confratelli, tutti sani e allegri. E’ indescrivibile, caro Padre, la consolazione che noi tutti godiamo, Effetto questo di una pace e tranquillità veramente singolare che fin dal primo giorno regna tra noi senza turbarsi ancorché menomamente.

            Questo è il nostro più innaprezzabile tesoro che ci fa ricchi e contenti in queste ampie lande brasiliane e per conservar il quale non v’è sacrificio che si risparmi da noi.

            E questa pace e tranquillità aumenterà sempre più se Lei, caro Padre, si degnarà, come La prego, impartire sopra di noi la Pastorale benedizione.

            Si compiaccia accettare i miei filiali e ossequiosi rispetti e mettermi al bacio della sua sacra destra: sono con istima

 

                                                                                                                             Della P. V. Rev.ma

                                                                                                           Fra Daniele Maria Cappuccino

di Samarate

 

 

Essere missionario è l’unica grazia tanto desiderata da padre Daniele. Lavorare nella vigna del Signore fa fiorire nella fraternità la consolazione, la pace, la tranquillità. Questo è un tesoro che non ha prezzo, per custodirlo si fa ogni sacrificio. Leggendo queste parole che raccontano la vita, non si torna indietro ad un momento della storia, ma si entra nelle profondità dell’esperienza dei discepoli di Gesù. Quando il messaggio evangelico tocca terra… allora si sperimenta la sua bellezza e la sua efficacia.

 

fra claudio todeschini

 

 

 


Preghiamo

(Ispirata alle parole di Papa Francesco)

 

Gesù, tu sei vivo e presente in mezzo a noi.

Desidero una sempre più profonda esperienza personale di te

Nella preghiera e nella Chiesa

Per essere tuo testimone nel cammino

Che ha il fondamento nel Battesimo.

 

Ti preghiamo

Non permettere che ci lasciamo prendere

Dalle comodità, dalla vanità, dall’egoismo

Che ci rende sordi e ciechi

Ma il nostro vivere evangelico, gioioso, coraggioso,

Mite, pacifico e misericordioso,

Sia credibile e trasparente testimonianza

Che comunica la tua potenza liberatrice e la tua tenerezza infinita.

Amen.