Carissimi amici lettori e benefattori
di p. claudio todeschini
Il 19 marzo 1899, esattamente cent'anni fa, nella cattedrale di Fortaleza, nello stato del Cearà in Brasile, mons. Joaquim José Vieira ordinava sacerdote un giovane studente cappuccino. Si chiamava Fra Daniele da Samarate.
Chi era costui perché se ne parli ancora oggi?
Ecco come egli stesso si presenta in apertura del libricino sul quale annotava fedelmente il calendario delle sue celebrazioni.
Nacqui al 15 di Giugno 1876 e fui battezzato a 16 Giugno 1876.
Il 14 Gennaio di 1890 entrai nei Cappuccini come alunno del collegetto di Sovere (Bergamo). Il 23 Giugno di 1891 fui ammesso al noviziato nel convento di Lovere ed il 24 giugno 1892 vi feci la professione dei voti semplici nelle mani del R. padre Leone di Briosco mio Maestro. Al 2 di Luglio di 1896 feci la mia professione solenne nel Convento di Brescia nelle mani del M. R. padre Gianantonio da Brescia guardiano. Al 19 Dicembre dello stesso anno dalle mani dell'Eminentissimo Cardinale Andrea Ferrari arcivescovo di Milano ricevetti la Tonsura e i quattro Ordini Minori nel Sacello di S. Carlo Borromeo sotterraneo della Cattedrale di Milano.
- Il 18 settembre 1897 dal medesimo Prelato ricevetti l'ordine del Soddiaconato nel Santuario di Rho (Milano).
- All'8 di Agosto 1898 sono partito da Milano per il Brasile come Missionario Apostolico, ed il 30 dello stesso mese arrivai al Parà di dove venni destinato a Canindè quivi giungendo ai 22 di Settembre 1898 (Cearà).
- Ai 2 ottobre fui ordinato Diacono da D. Joaquim José Vieira Vescovo del Cearà, nel santuario di S. Francesco. Canindè.
- Ai 19 di Marzo di 1899 venni ordinato Sacerdote dallo stesso Prelato nella cattedrale di Fortaleza e celebrai la mia Prima Messa ai 25 dello stesso mese nel santuario di S. Francesco in Canindè.
Ai 22 Gennaio 1900 fui destinato alla Colonia de S. Antonio do Prata (Parà), quivi rimanendo per 14 anni quasi, dove presi la malattia che mi costrinse a vivere isolato. A 31 de janeiro di 1913 lasciai il Prata per passare all'Anil do Maranhão.
In Dicembre ritornai al Parà e al 27 Aprile 1914 mi rinchiusi nel Retiro S. Francisco vicino all'ospizio dei leprosi di Tocunduba.
Poche righe per riassumere una vita, che vogliamo conoscere più profondamente. Il passaggio di un uomo di Dio su questa terra apre un orizzonte sconfinato, accende una lampada che non si spegne più, emana un "profumo" che attira... e la Chiesa guarda al servo di Dio padre Daniele da Samarate, come ad un uomo che ha fatto rivedere sulla terra il volto dell'amore più grande: Gesù Crocifisso!
Venite, lo scopriremo insieme...